Una delle meraviglie di Castel del Rio è il Ponte a schiena d'asino costruito dalla famiglia Alidosi.
Il Ponte si erge sul fiume Santerno da più di cinquecento anni ed è un vero capolavoro di ingegneria civile.
Presenta una struttura a schiena d’asino con un’unica arcata di 42 metri e una freccia di 19 metri.
Commissionato da Obizzo Alidosi nel 1499 a mastro Andrea Gurrieri per cinquecento ducati d’oro, il Ponte simboleggia la potenza e la solidità della famiglia che governava sulla Signoria di Imola.
La costruzione durò più di vent’anni e giovò ai commerci della Vallata del Santerno, privilegiando Castel del Rio come area mercatale.
Al suo interno cinque stanze, probabilmente realizzate per motivi strutturali, consentivano alle guardie la riscossione delle gabelle e la possibilità di rinchiudere prigionieri.
Numerosi restauri si sono succeduti nel corso del tempo: fra i più importanti ricordiamo quelli del 1715 e del 1862.
Proclamato monumento nazionale nel 1897, le stanze del Ponte hanno ispirato la fantasia di Magnus, il noto fumettista, che più volte ha ambientato i suoi fumetti in questi suggestivi e misteriosi ambienti.
I recenti interventi, di recupero delle stanze come spazio espositivo, realizzati dall’Amministrazione comunale con il contributo del Gal Appennino Bolognese, e di tutta la struttura esterna, hanno consentito di restituire al Ponte il suo valore simbolico di storia e di voglia di comunicare.
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